Cosa sono i meningiomi cerebrali, come si manifestano e come si curano?
I meningiomi sono delle neoplasie cerebrali (dal greco νέος, nèos, «nuovo», e πλάσις, plásis, «formazione») che si sviluppano dalle meningi, cioè quei tessuti che ricoprono la parte esterna del cervello. I meningiomi sono più frequenti negli adulti e la loro incidenza sembra aumentare con l’aumento dell’età. Le donne sono più affette che gli uomini e in certe condizioni possono essere a carattere ereditario, come nel caso della neurofibromatosi. I meningiomi rappresentano circa il 30% dei tumori cerebrali e sono classicamente distinti in base alla loro localizzazione o al loro grado istologico, secondo la classificazione della World Health Organization (WHO). Dal punto di vista istologico si distinguono, sulla base della loro aggressività, meningiomi benigni (che rappresentano la percentuale maggiore), meningiomi atipici (circa il 15%) e meningiomi anaplastici (circa il 3%), questi ultimi con maggiore velocità di crescita. Come già accennato, i meningiomi cerebrali che originano nell’ambito delle sindromi ereditarie, hanno una causa genetica, mentre per tutti gli altri non è ad oggi riconosciuta una correlazione certa. Per il ruolo giocato dagli ormoni, nel sesso femminile si registra una maggiore incidenza di meningiomi. Quando di piccole dimensioni e asintomatici, i meningiomi cerebrali sono diagnosticati in modo incidentale, nel corso di esami diagnostici eseguiti per altri motivi, mentre in un terzo dei casi, questi possono dare una sintomatologia che può essere di tipo epilettico oppure di tipo deficitario, come alterazione della forzo in un segmento del corpo, disturbi visivi o degli altri organi di senso, oppure turbe di tipo cognitivo e/o comportamentale. Per diagnosticare un meningioma cerebrale, ci si avvale di esami neuroradiologici, come la TAC o la risonanza magnetica. Questi esami, eseguiti anche con mezzo di contrasto, permettono la visualizzazione della lesione e la sua localizzazione, permettendone la diagnosi differenziale rispetto ad altre patologie cerebrali. La velocità di crescita dei meningiomi cerebrali benigni è di solito lenta e quindi in caso di lesioni piccole e asintomatiche, di sceglie un atteggiamento conservativo in prima battuta, eseguendo un monitoraggio di risonanza magnetica, con tempistiche variabili di caso in caso. Quelle lesioni che documentano una crescita possono essere passibili di un trattamento di Radiochirurgia Gamma Knife , con il fine di fermare la replicazione cellulare ed arrestarne la crescita dimensionale. Le lesioni invece di grosse dimensioni oppure sintomatiche, necessitano invece di un trattamento chirurgico volto alla loro rimozione. La chirurgia si avvale di tecniche microchirurgiche e l’ausilio di apparecchiature di navigazione intraoperatorio o di monitoraggio neurofisiologico, al fine di ridurre i rischi operatori ottimizzandone la radicalità chirurgica. Nel caso di meningiomi benigni, l’intervento chirurgico da solo rappresenta la cura, mentre per meningiomi di grado II (atipici) o III (anaplastici), alla procedura chirurgica, si possono associare trattamenti di tipo radioterapico o chemioterapico, da valutare a seconda del caso. Comments are closed.
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